C’è una diffusa convinzione, quando si parla di cibo, che tutto ciò che è naturale sia buono e faccia bene, mentre qualsiasi sostanza aggiunta, “chimica” per l’appunto, sia poco sana, pericolosa e, nella maggior parte dei casi, cancerogena. La realtà è diversa: nei cibi si trova infatti un gran numero di composti, assolutamente naturali, che sono potenzialmente pericolosi. Utilizzare come indicatore di rischio per un certo alimento la sola presenza di sostanze “chimiche”o “artificiali” in opposizione al contenuto di sostanze “naturali” non è quindi particolarmente utile e serve soltanto a nutrire la crescente chemofobia, una paura immotivata di qualsiasi sostanza abbia un nome che suona troppo “chimico”, una paura che spesso distoglie l’attenzione da quelli che sono i problemi più importanti e pressanti nella gestione della propria dieta.
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